Lavanda, il profumo dei ricordi
- Annie Pellecchia
- BLOG - Donna tra i Fiori
“La vita comincia da qualche parte con il profumo della lavanda” sostiene lo scrittore errante André Aciman. Ebbene sì, ci sono odori che sono depositi di storie, stanze segrete in cui è chiusa a chiave la nostra memoria. E ogni volta ci riportano in quel luogo e in quel tempo in cui si è costruito il ricordo
“Un colore, un profumo che sanno di casa, che sanno di mamma… adesso come tu volevi potrai preparare i sacchetti di Lavanda per la biancheria. Buon compleanno TVB, Martina”. Al telefono, una giovane cliente mi ha appena dettato il biglietto per il compleanno della sua mamma. I nostri giovani ormai lontani per lavoro, chiamano noi fioristi per essere presenti con i fiori nei giorni importanti delle loro famiglie. Si sente nelle righe di Martina la mancanza di casa, di una mamma che l’ha cresciuta nell’amore tra fiori, lenzuola profumate e bontà di sentimenti.
La Lavanda col suo profumo benefico di antica tradizione è un fiore da sempre amatissimo dal pubblico, soprattutto quello femminile. Forse perché è stato sempre un valido alleato sia in ambito medicinale che domestico. Il suo nome deriva dal latino “ lavare” e si riferisce all’uso di mettere l’essenza o i fiori nell’acqua con effetti rilassanti, o per profumare abiti e biancheria. E’ talmente forte nell’immaginario delle persone, forse perché pensano alle distese fiorite della Provenza, che qualsiasi pianta blu espongo fuori dal negozio, Muscari, Lobelia, Campanule… esclamano:” Lavanda!”.
La prima Lavanda che porto in negozio nel mese di marzo è la varietà L. stoecas, bella, profumata, selvaggia. La spiga quadrangolare è compatta con le brattee (piccoli petali) che coronano la spiga. Julie, dolce amica cliente francese vera conoscitrice di piante fermandosi innanzi alla L. stoecas pensa alla sua terra e dice con il suo delizioso accento d’oltralpe “Lavande pavillon”.
Sì proprio così chiamano la L. stoecas popolarmente in Francia! Effettivamente guardandola bene assomiglia ad una farfallina o al famoso cravattino!
Tutti sono attratti dalla mia lavanda, gente di strada e api comprese! Benvenute! In piena città il profumo fa arrivare i piccoli insetti! Ronzano felici intorno alla Lavanda, poi curiose entrano anche in negozio per assaggiare altri fiori, in fine soddisfatte volano via chissà dove verso le loro arnie!
Piccole amiche cosa sarebbe la vita senza il vostro operato e il dolcissimo miele che producete, quello di Lavanda poi è davvero una prelibatezza!
Da maggio a giugno la L. stoacas cede il posto alla L. officinalis. Quest’ultima è quella dell’essenza dalla quale si ottiene il miglior olio e profumo. I fiori minuti, si addensano in spighe lunghe su steli sottili rigidi e ben eretti al di sopra del fogliame.
Viene chiamata popolarmente in Italia anche “Spiga di San Giovanni” (24 giugno), essendo un fiore d’inizio estate, l’acqua profumata di Lavanda, era venduta al mercato sulla piazza antistante la basilica di San Giovanni in Laterano a Roma alla vigilia della festa. Creare in casa un ottima acqua profumata si può. Ecco la formula di preparazione: ” Si fanno macerare per 15 giorni g 60 di sommità fiorite di Lavanda in l 1 di alcool non rettificato”. Per i sacchetti da mettere in biancheria : “Fiori di Lavanda privi di fusto g220, timo o menta essiccati g14 per ciascuno, garofani e cumino g7 per ciascuno; sale grosso asciutto g20; il tutto va ben mescolato e posto in sacchetti di seta o tela o lino”.
Martina ha ragione, forse i nostri ricordi iniziano con il profumo di Lavanda nel primo abbraccio di nostra madre!
Anny Pellecchia
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