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Monstera, maestra di saggezza

Monstera, maestra di saggezza

Il mondo vegetale dialoga con noi, ma solo se sappiamo ascoltarlo. È quel che Annie fa da anni con la maestosa Monstera deliciosa (Philodendron pertusum) abbarbicata sulla serra del suo giardino. Le foglie più anziane, giganti e placide, sussurrano un invito a non lasciarsi sopraffare dalle avversità.

 

In un tempo perfetto di molte estati fa,  il giardino di casa era in pieno fermento. La mattina gli operai pulivano e tagliavano le fronde verdi per gli allestimenti floreali da preparare il giorno seguente. Il pomeriggio, invece, noi bambini, dopo il mare, instancabili, organizzavamo giochi all’aria aperta. Il giardino era un vero campo di battaglia! Corse, grida, risate, ginocchia sbucciate esibite come trofei di coraggio, senza versare mai una lacrima.

I nascondigli erano tanti, ma quello che preferivo era la maestosa pianta di Monstera deliciosa (Philodendron pertusum), abbarbicata sopra la serra non avendo trovato un albero a cui appoggiarsi. Le grandi foglie grazie alle caratteristiche fenditure erano perfette per controllare le mosse dell’avversario senza essere vista. Come una governante affettuosa, riusciva per pochi minuti a fermare il mio moto perpetuo incantandomi davanti al suo fiore che improvvisamente, nel momento più caldo dell’estate, sbocciava, simile a quello dello Spathiphyllum ma più carnoso e dall’odore pungente e poi dal frutto a forma di spiga di mais. Lo guardavo incuriosita, mia madre d’intesa con mio padre mi tenne sempre nascosta la commestibilità.

La magia della genesi

Una volta rinfrescati e degni di essere riammessi in casa, uno tra i miei passatempi preferiti era quello di sfogliare ilibri della biblioteca di mio padre, ricchi di immagini di fiori, piante e animali di tutto il mondo. Un giovane David Attenborough ci erudiva sulla riproduzione di questa prodigiosa pianta, che può avvenire sia attraverso le radici che attraverso il suo fiore. Quest’ultimo, una volta maturo cade in terra. I semi dal pistillo attecchiscono al terreno. Un piccolo germoglio fa una rotazione di 360°alla ricerca di un appiglio. Ha un tempo limitato, se non vi riesce in pochi giorni muore.

 Tradizioni e cambiamenti

2022, la grande Monstera è ancora lì nello stesso punto. Attorno tutto è cambiato, il silenzio ha avvolto il giardino. Ogni volta che ripercorro il viale, i miei ricordi impressi sulle grandi foglie tornano a vibrare. Ogni pianta del giardino messa a dimora da mio padre aveva lo scopo di decorare ma soprattutto ogni pianta era la chiave di volta per abbellire i lavori floreali che creava con passione e fantasia, libero da ogni schema. Le foglie di Monstera, Tetrapanax papyrifer, Strelitzia augusta, palme ecc. davano una maestosità ai lavori destinati alla chiesa da lasciare senza parole chi li guardava. Negli anni ’60-’70-’80 i Mercati dei Fiori non erano ancora organizzati per offrire tanta scelta come oggi. Il nostro giardino era il laboratorio per trovare tutto quello di cui si aveva bisogno. A Natale poi le foglie venivano tinte di oro, e la magia brillava nelle case dei clienti!

Nell’arte floreale le foglie delle Monstere si sono colorate con tinte fluo, non contemplate negli anni passati! È una pianta amatissima soprattutto dai più giovani e i floricoltori oggi ci deliziano con tante varietà.

Quel che le piante insegnano

Se nel 1977 ne avevano catalogati appena 20 di Philodendron, oggi si contano ben 60 generi. I botanici e gli studiosi sono sicuri che ancora altri esemplari sfuggono alla nostra conoscenza. È una corsa contro il tempo prima che la flora tropicale venga distrutta dalla deforestazione. Ogni volta che consiglio una di queste varietà a un cliente non dimentico mai di elogiare le sue foglie traforate. Mi ha sempre affascinato l’intelligenza di ogni pianta, la capacità di trasformarsi secondo l’habitat in cui vive. Le fessurazioni servono alla Monstera durante le impetuose tempeste tropicali a far passare il vento senza che si rompano le grandi foglie. Anch’io ho preso ispirazione da questa pianta: ho imparato a farmi attraversare dalle avversità della vita senza soccombervi.  Con gli anni cerco di fare continui miglioramenti, penso di essere sulla buona strada, il mio cuore conta già parecchi fori! 

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