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Helleboro - la rosa di Natale

Secondo una leggenda questo fiore sarebbe stato portato in omaggio a Gesù Bambino da una pastorella che non poteva recare doni più preziosi. Da allora prese il nome di Rosa di Natale. E ancora oggi ci restituisce l’autentica atmosfera di questi giorni

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Non ricordo la pianta di Helleboro niger nella mia infanzia.

Arrivò per la prima volta in negozio se la memoria non mi inganna negli anni ’80.

Ricordo l’entusiasmo di mio padre nel mostrarmela.

Ero giovane, quella piccola pianta non più alta di 40 cm color verde scuro e con piccoli fiori bianchi non mi colpì in modo particolare.

L’entusiasmo di mio padre invece cresceva ogni qual volta lo mostrava ai clienti.

Chi condivise egualmente quel fascino e interesse per l’Helleboro fu il pittore Paolo Signorino.

Non c’era da meravigliarsi erano due uomini il cui sguardo alla bellezza e al colore era così ben addestrato che percepii la linfa del genio creativo iniettarsi per mio padre in una composizione floreale e in pittura per l’artista Signorino.

Pochi giorni dopo il miracolo era compiuto. Il pittore mostrò a mio padre delle tavole.

Fu allora che vidi davvero per la prima volta l’Helleboro.

Quel fiore bianco puro, miracolosa fioritura nei mesi più freddi dell’anno, era l’ennesima opera d’arte della natura.

Una sola pennellata di verde servì a rendere quel bianco ancora più puro.

Cambiai rotta di gusti natalizi.

Pur componendo composizioni classiche floreali in rosso , oro ,argento…i miei occhi e la mia mente chiedevano il poetico fiore di Helleboro niger, per vivere un Natale sognato in baite di montagna lontano dai fasti e luccichii delle festività.

E’ originario delle Alpi calcaree, degli Appennini, della Serbia e dei Carpazi. Da noi si trova nei luoghi boschivi delle Alpi, dalla Carnia al Piemonte, nell’Appennino ligure, centrale e meridionale.

UNA PIANTA DI TENDENZA

Fiorisce come un regalo proprio nei giorni di Natale, illuminando con i suoi fiori candidi il buio solstizio d’inverno.

Naturalmente non poteva non ispirare i miti greci e leggende cristiane.

Possiamo raccontarne una ai nostri bambini : “Mentre i Re Magi offrivano i doni nella grotta di Betlemme, una pastorella piangeva, addolorata di non aver un dono per il Bambinello Gesù.

Un angelo allora mostrò alla piccola dei fiori candidi appena sbocciati sotto la neve: da allora l’Helleboro venne chiamato Rosa di Natale.”

Oggi gli Hellebori sono molto popolari. Numerosi esperimenti sono stati fatti allo scopo di aumentare le forme e i colori.

Se nei primi del novecento era una pianta molto diffusa nei giardini d’inverno di tutta Europa, nel nostro secolo è diventata una pianta di tendenza , molto decorativa soprattutto da interni.

E’ chic regalarla per Natale!

Naturalmente dopo l’epifania, una vecchia giardiera inglese Geltrude Jekyll, ci ricorda di riportare la nostra piccola pianta di Helleboro fuori, sistemarla in un luogo ombreggiato e perché no fare noi  un regalo alla pianta nel ringraziarla di averci donato tanta bellezza.

Piantiamola insieme a una Bergenia, poi non rimane altro che sederci vicino prendere un foglio di carta, pastelli e provare a disegnare.

“ Il mio intento è stato di donare allo sguardo dello spettatore le emozioni del mio sguardo”. Paolo Signorino 1936-2015

 

Annie Pellecchia

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