Campania, il futuro è in fiore
Il caldo estivo è alle porte, gli acquisti di noi fioristi devono essere mirati, la merce acquistata ad ogni costo deve essere venduta, i clienti a loro volta devono rimanere soddisfatti.
Il prodotto con ”il sol leone” deve garantire una lunga durata senza eccessive manutenzioni. Il fiore che risolve egregiamente queste aspettative è sicuramente il Limonium. Un fiore così versatile che mette tutti d’accordo.
«Buon giorno Signora Del Giuda come posso servirla? ».
«Mi deve procurare quei fiori che mi consigliò l’ anno scorso… immagini che li ho portati in villa in Calabria, sono durati tutta l’estate , ho seguito il suo consiglio,senza acqua, ho avuto vasi fioriti davvero piacevoli! Li vorrei di colore rosa e fucsia! »
Squilla il telefono.
«Albergo Conchiglia, la chiamiamo per rinnovare quei grandi vasi in reception, sa, sono durati tutta la stagione, i clienti erano contenti ma soprattutto non hanno avuto bisogno di manutenzione! Gentilmente li vorremmo sempre in tutte le tonalità del blu, si intonano bene con il panorama »
Una giovane donna entra in negozio, «Dal primo giugno» mi dice «Al cimitero c’è il divieto di portare fiori freschi, mi rifiuto di mettere nei vasi fiori finti o di plastica. Mi ricordo che lei di questi tempi mi vendette dei fiori che sembravano di carta… ma erano veri, di colore giallo e bianco… senza acqua sono durati fino ad ottobre! Il pensiero che i miei cari avessero sempre fiori ben sistemati mi ha confortato.».
Alzo lo sguardo al cielo! Gloria a nostro Signore che ha creato i meravigliosi fiori di Limonium!
Linneo nella sua classificazione li aveva denominati col nome di Statice ancora in uso in Sud Italia, e in effetti proprio questa staticità fa sì che i Limonium si prestino ad essere essiccati creando delle straordinarie composizioni inalterate per mesi.
Mando un messaggio WhatsApp a Vincenzo: «Sto arrivando, mi serve una montagna di Statice!» La verità è che i Mercati generali non mi bastano, spesso raggiungo i produttori nelle loro serre, ho bisogno di vedere il lavoro sul campo e le distese infinite di fiori.
La Piana del Sele sterminata accoglie in località Cioffi (Eboli) i nove ettari del giovane produttore Vincenzo D’Aniello. Quattro ettari sono destinati esclusivamente al Limonium.
Le piante sono perfette, l’ Olanda fornisce la nursery ai produttori italiani i quali a loro volta come brave nutrici allevano le piantine in condizioni ottimali. Il territorio del Sud Italia riesce a soddisfare in pieno la crescita fino alla perfetta maturazione. Attraverso estasiata con Vincenzo le distese di Statice, onde di colore si susseguono innanzi al mio sguardo, davvero un lavoro eccellente!
«Vedi» mi dice «La terra qui è argillosa, è più morbida, le radici senza sforzo si iniettano nel terreno succhiando tutta l’energia di questo luogo, ricco d’ acqua, con un microclima invidiabile, luce solare intensa e spazi infiniti. Il 70% di questo prodotto è destinato tutto all’estero. Per l’anno nuovo ho già il calendario completo di ordini».
Arriviamo al capannone di lavorazione. Venti operai selezionano diligentemente la prima dalla seconda scelta, il tappeto legatrice nuovo di zecca è il vanto dell’azienda! Vincenzo è un giovane uomo con tanta voglia di lavorare, ha due cose che ti colpiscono subito, il suo sorriso e un bellissimo sogno che porta sempre con se al quale crede fermamente e non intende rinunciarvi.
«Vedi», mi dice «a tredici anni raccolsi tutto il coraggio che avevo e dissi a mio padre (anche lui produttore di fiori dal 1978) che non volevo più andare a scuola. Mio padre senza guardarmi, mi disse solo "Se questa è la tua decisione, domani mattina vieni in azienda a lavorare. Come facevo a dire a mio padre che i fiori erano la mia passione esattamente come la sua e che da grande avrei voluto un’azienda tutta mia?».
Nel 2010 nasce la nuova azienda D’Aniello Fiori srl. Mio padre ora poteva guardarmi negli occhi ed essere fiero di me, ci ho messo tutto il mio impegno per realizzare questo sogno di ragazzo, mio fratello Carmine è la mia spalla insieme ai suoi figli, Carmela mia moglie con il suo amore crede in quello che faccio, mi ha sempre incoraggiato, le mie figlie le mie muse ispiratrici nel creare fiori sempre più belli. Guardo al futuro, come tanti miei colleghi produttori del Sud Italia abbiamo la capacità di essere più competitivi. Il settore florovivaistico è in forte sviluppo e in questo momento solo il 20% della sua potenzialità viene sfruttato. E’ nato il progetto Gaia Florum. Per crescere abbiamo bisogno di un nuovo mercato Florovivaistico che sia all’avanguardia, allineato agli attuali standard europei. Solo così tramite cooperativa possiamo affrontare al 100% la vendita in Olanda e i nuovi mercati mondiali. Si parla sempre di disoccupazione, il mondo dei fiori se ben sfruttato può dare un futuro concreto, reale ai nostri giovani. Quello che serve sono nuove aziende, tanta voglia di lavorare e sacrificarsi, perché il nostro prodotto è eccellente quello che manca sono i numeri che l’estero ci chiede insistentemente. Auguro alle mie figlie di intraprendere questo lavoro, i tempi sono maturi per avere anche produttrici di fiori donne. Vivere tra i fiori, è davvero molto gratificante.
Anny Pellecchia
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