Come una madeleine di Proust, il ricordo di una mela grattugiata dalla mamma scatena ricordi e emozioni che si traducono in un inno alle infinite proprietà di questo frutto
Velocemente la mano di mia madre grattugiava una mela Annurca, la polpa raccolta nel cucchiaino arrivava alle mie labbra… quel sapore dolce-amarognolo è il primo ricordo della mia infanzia.
Ottobre scorso, in un vivaio ai piedi del napoletano rimango incantata innanzi ad un melo varietà Granny Smith, innesto perfetto, neanche una pipa sul tronco, è stracarico di mele… portarlo in negozio è pura follia per quanto pesa, ma l’entusiasmo di mio figlio Stefano è il ”La “ per decidere l’acquisto! Il proprietario Raimondo Pagano, un operaio e Stefano lo caricano sul furgone! La vita non è vita senza entusiasmo e pensieri felici! E’ questo che penso posizionando il grande albero innanzi al negozio! Regalerò alla mia città la vista di questa meraviglia! In pieno centro tra il trambusto del traffico, il Tribunale, il Corso dello shopping, la scuola… il mio Melo sarà un ritorno alle origini, si intrufolerà nell’immaginario della nostra mente, la mela avvelenata della strega cattiva, o quella del giardino dell’Eden, il film anni ‘80 “ Il tempo delle mele “, la mela della discordia tra le divinità Era , Afrodite e Atena, la mela posta sulla testa del figlio da Guglielmo Tell, le mele mistiche nella terra di Re Artù dell’isola di Avalon (Isola delle mele), la mela che cadde sulla testa di Isaac Newton… potrei andare avanti per ore! La verità è che la mela è un frutto sociale! La Big Apple la grande mela americana simbolo della città di New York incarna alla perfezione il sogno americano! John Chapman soprannominato Jonny Semedimela è uno dei più famosi colonizzatori “green“ e personaggi storici d’America. Questo bizzarro omino si spostava in canoa per tutto il continente piantando semi di mele ovunque, creando così i primi vivai americani! Il suo amore per la natura fu il lascia passare in territori indiani dove difficilmente i bianchi riuscivano ad entrare incolumi. I Pellerossa consideravano Jonny un eccellente guardaboschi e “medicine man” perché portava con se anche semi di erbe mediche. Gli indiani sapevano riconoscere coloro che vivevano un tutt’uno con la Natura…
Il repubblicano americano Henry Ward Beecher(1813.1887) durante una sua omelia disse “Un vero frutto democratico è la mela, felice di crescere quasi ovunque e se trascurato, maltrattato o abbandonato, il melo riesce a badare a se stesso e ad offrire sempre frutti eccellenti”.
Gli americani si identificarono a questo punto definitivamente in una mela!
Dai primi alberi di mele rinvenuti dagli studiosi in Kazakhstan ad oggi le mele ne hanno fatto di strada!
Oggi si contano circa cinquemila varietà di mele. E’ uno tra i frutti più graditi a tavola, non solo per la sua bontà ma anche per le proprietà curative in genere.
“Una mela al giorno leva il medico di torno!”
Dicembre 2016, Mercati generali di Castellammare di Stabia. L’Olanda ha scaricato tir di mele!
Queste mele però non sono da mangiare! La mela è anche un bellissimo elemento decorativo!
Le composizioni floreali natalizie oltre abete, pigne, fiori… non aspettano altro di essere abbellite anche con le mele e non solo, possono essere sostituite alle classiche palline come decorazione dell’albero di Natale!
C’è ne per tutti i gusti! Mele ricoperte di cera di tutti i colori, oppure golosamente zuccherate, o glitterate, tutte fresche tutte belle, ci sono anche piccole mele rosse o verdi naturali, mele piccolissime come ciliegie! I clienti al negozio impazziscono letteralmente!
“Ma si possono mangiare? ” mi chiedono divertiti!
“Se arriva la fame nera sì “ rispondo ridendo!
I centrotavola fanno bella mostra in vetrina, sono onorata nel pensare che i miei lavori saranno sulle tavole durante il pranzo di Natale e Capodanno… raccomando i clienti di accedere assolutamente le candele, la cera non rovinerà le profumate erbe di Abete normandiano, la luce della fiamma si rispecchierà nelle mele lucide di cera o sui piccoli cristalli di zucchero creando un’ atmosfera magica!
Sotto l’Albero di Natale un libro di favole medioevali attende di essere letto… C’era una volta una regina che mise tre mele nella sacca del figlio prima di partire solo verso la Terra Santa. Aveva un voto da onorare. “Figlio mio “gli disse “in questo lungo viaggio incontrerai tante persone, non saprai se sono amiche o nemiche, le mele ti aiuteranno a capire. Quando dividerai pasti frugali fa loro sbucciare e tagliare la mela, se la porzione che ti sarà data sarà più piccola non c’è da fidarsi, se sarà ugualmente divisa avrai di fronte un uomo leale, se invece ti darà la parte più grande lasciando per se solo un piccolo boccone sappi che hai trovato un vero amico.”
Buon Natale !
Anny Pellecchia
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